Alle origini di Burano

Buranium. Questo era il nome usato per riconoscere l’isola in cui si trasferì la gente di Altino che abitava presso la porta che guardava verso settentrione (bòrea). Come riportava infatti il doge Andrea Dandolo “Altino, città grande e popolata, aveva sei porte e gli abitanti di quei quartieri che si rifugiarono nelle isole vicine le chiamarono con i nomi delle porte: Torcello, Mazzorbo, Burano, Murano, Costanziaco e Ammiana”. Siamo attorno al 1300 ma la storia di Burano non inizia qui, sembra avere origini più antiche…

Le invasioni barbariche
Molti documenti attestano l’importanza di città come Altino e Aquileia durante l’impero romano, non altrettanto si può dire delle isole lagunari, a cominciare dalla nostra vicina Torcello. Solo dopo le invasioni barbariche di Unni e Longobardi, quando nella prima metà del VII secolo la sede vescovile fu trasferita da Altino a Torcello, quest’ultima divenne uno dei centri importanti della nostra laguna. L’isola di Torcello si trovava al centro di un arcipelago: c’era, infatti, tutt’intorno, un vero e proprio sciame di isole che si potevano dividere nei due gruppi insulari di Costanziaco a nord-ovest e di Ammiana a nord-est. Molte di queste isole ora non esistono più perché nella loro zona i fiumi Piave e Sile procurarono trasformazioni al territorio ed inondazioni. Ma accanto a queste isole minori altre due emergevano nella laguna torcellana e nelle quali trovarono appunto rifugio le prime popolazioni fuggiasche dalla terraferma: Mazzorbo e Burano. Assieme a Torcello formarono la più importante costellazione insulare della laguna veneta.

La lettera di Cassiodoro e gli scavi del 1961-1962
Il primo documento in cui appare il nome di Burano è il patto di Lotario e risale all’anno 840 ma una testimonianza più antica di circa tre secoli documenta l’esistenza di insediamenti nelle isole veneziane. E’ la lettera che Cassiodoro scrive ai tribuni marittimi di Venezia per chiedere che le loro navi trasportino a Ravenna, sua dimora, olio e vino dall’Istria. La lettera risale al 537-538 e descrive l’economia veneziana nei suoi tratti fondamentali. Questo fa supporre che già da prima delle invasioni barbariche il centro buranello fosse già popolato e a conferma di ciò sono arrivati gli scavi stratigrafici effettuati a Torcello nel 1961-1962 i quali affermano che uno stabile insediamento nell’estuario torcellano (Burano compresa) esisteva già dall’epoca romana.

Attività economiche
L’inizio dell’insediamento a Burano non è quindi ancora ben chiaro. Quello che è certo è che dopo le invasioni barbariche la nostra isola accolse le popolazioni fuggiasche dalla terraferma e fu da quel momento che si svilupparono le attività economiche che consistevano principalmente nella pesca, nella raccolta del sale e nell’industria dei trasporti. Mentre la produzione salina ebbe una durata di un paio di secoli, pesca e trasporti resistono fino ad oggi e rappresentano, insieme alla produzione e alla vendita del Merletto e all’artigianato locale, i capisaldi dell’odierna economia buranella.

Photo credits: Piergiorgio Branzi
Fonte: Storia di Burano

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