Moeche e masenete: la laguna a tavola

La laguna di Venezia è un posto ricco per la pesca, arte che ha dato da vivere a molte famiglie buranelle nel corso dei secoli. La pesca è praticata tuttora e in questo periodo vive un momento particolarmente importante perché permette di portare a tavola un prelibatezza tutta “nostrana”: le moeche (o moleche). Per chi è non del posto probabilmente non sa di cosa stiamo parlando, allora eccovi una breve descrizione: le moeche non sono altro che granchi privati del carapace. Il granchio abbandona ciclicamente il carapace per dotarsene di uno più voluminoso e prende il nome di moeca nel periodo in cui non ha ancora sviluppato la nuova corazza. Questo fenomeno si ripete in due periodi dell’anno (primavera e autunno) e il processo di produzione vi darà l’idea del perché questo prodotto sia particolarmente pregiato.

L’arte del moecante
La tradizione delle moeche è presente in tutta la laguna e in particolare nelle zone di Burano e Chioggia. I pescatori (detti moecanti) pescano i granchi con delle reti, questi vengono poi trasferiti in dei sacchi di juta e trasportati nei casòni dove si effettua l’operazione più importante del processo di produzione: la cernita. In questa fase c’è bisogno del personale più esperto dato che l’attività è in buona parte mediata dall’osservazione, dote che richiede anni e anni di esperienza.
I nostri moecanti selezionano i granchi dividendo quelli maturi da quelli prossimi alla muta (“spiantani”). Quest’ultimi vengono all’interno di particolari casse di legno fessurate chiamate “vieri” che, sommerse in acqua marina, permetteranno a questi granchietti di diventare moeche.

Le masenete
Finora non abbiamo fatto distinzione di sesso nelle moeche. Però c’è un periodo dell’anno in cui le femmine assumono una particolare importanza: solitamente alla fine dell’estate le moeche femmine sono piene di uova e assumono il nome di masenete. In questo caso il corallo è la parte più apprezzata del crostaceo.

Moeche e masenete a tavola
Le moeche, a causa della difficile reperibilità e della loro prelibatezza, sono considerate un cibo raro e ricercato . Sono apprezzatissime se cucinate fritte e la cosa che spesso sorprende è vedere questo crostaceo nella sua forma conosciuta sebbene sia privo della corazza. Di certo l’impatto visivo non manca :)
Le masenete invece vengono solitamente lessate e condite con olio, aglio e prezzemolo. Si servono come “sugo” per la pasta o accompagnate dalla classica polentina. Da leccarsi i baffi :P

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